I GRAN CASINI DI CASINI
Giuro che quando ho ascoltato sabato scorso su SKYTG24 l'ampia sintesi del discorso del Pierferdi dal palazzo dello Sport di Roma ho avuto un grande dubbio:
MA CHE ALL'UDC SO' TUTTI MATTI?
Insomma TUTTE quelle cose,
il 90-95% almeno, il nostro 'amico' le avrebbe potute dire anche a Vicenza o a Roma il 2 dicembre prossimo, invece lui ed altri -non tutti- hanno preferito stare e fare da soli.
"I moderati siamo noi!" -ama ripetere il Leader- ed a parole è così, su questo assunto si fonda il comportamento del partito rispetto alle 2 problematiche di base, da una parte bisogna contrastare questo Sgoverno, dall'altra però non bisogna "andare oltre" come stanno facendo tutti gli altri all'opposizione e seguire il malcontento di tante componenti della società... mah!
Nei fatti: chi non ci vede segni di inciucio o il rischio di impotenza?
Ecco allora i 3 punti di distinguo con la CdL, che sono poi quelli in cui "toppa" di più la strategia dell'uddiccino, spiattellati là, senza pensarci su 2 volte:
punto 1) la linea moderata: ad esser sinceri bisognava sforzarsi non poco per vedere la sua 'moderazione' nei toni, negli attacchi e nelle critiche a questo o a quell'aspetto della finanziaria ed alla visione della politica... almeno in questo è stato anche lui un 'populista'!
punto 2) il "no" al Partito Unico: liquidata la pratica con un richiamo ad un bipolarismo che non è più possibile perchè bisogna "isolare" o "escludere le estreme", e mentre a sinistra sappiamo quali e quante ce ne sono, a destra invece Lui (per non cadere nel ridocolo esclude di citare gli zero virgola delle destre radicali...) ne individua solo una: "quelli che fischiano la bandiera d'Italia"!
punto 3) -argomento non affrontato a Roma questo- recuperare l'elettorato di centro: quello che viene fuori dalla somma dei delusi o fuoriusciti dei 2 poli soprattutto quando si formeranno i 2 grandi partiti o federazioni, ricordiamoci sempre l'obiettivo del 15% ... una somma ... ma tant'è!
In 3 secondi precisi si è capito che la forte distinzione non può essere con la Lega o con "4 imbecilli" che fischiano l'inno, tanto più che i leghisti ormai da tempo dicono che le alleanze le possono fare con tutti, nessuno escluso, basta raggiungere un'intesa sul programma, e che restano col Centrodestra perchè c'è Berlusconi che fa da garante, tanto che sono visti da tanti elettori della CdL come UNA RISORSA DI OGGI, MA NON E' DETTO PERO' CHE LO SIANO DOMANI! Ci pensino all'Udc...
Il dubbio invece c'è sugli elettori e militanti che hanno raggiunto il Palazzetto e che si sono sentiti dire queste cose... chissà se sono veramente convinti che la linea 'fai da te' sia quella vincente e non abbiano invece anche loro manifestato la voglia di scendere in piazza alla prima occasione nella Capitale, come ha fatto l'Udc del Veneto a Vicenza, e che quindi parteciperanno nuovamente in massa a Roma il 2 dicembre...
E' il nostro 'amico' Giovanardi che ha messo il dubbio a Casini ed i suoi seguaci, lui ha partecipato a Vicenza e come sempre si è sentito a casa e parteciaperà anche a Roma... senza chiare posizioni non si danno spallate vere a Prodi e l'Udc rischia di perdere pezzi e sgretolarsi, ALLORA SI', altro che 15%, SARANNO DEI GRAN CASINI!
Segnalo altre analisi sul tema:
PIER SBAGLIA, IL NORD NON VUOLE UN'ALTRA DC(SELVA GUSTAVO) da
LIBERO del 28/10/2006 a pag. 7
Udc spaccata/ Giovanardi ad Affari: anche molti dei nostri elettori in piazza con Berlusconi. Un errore non esserci. No ai salotti di Tabaccida
Affari Italiani Martedí 31.10.2006 16:14
De Gregorio ad Affari: "Siamo alla vigilia della Grande Coalizione"da
Affari Italiani Martedí 31.10.2006 10:44
Etichette: CdL