Sinistreria - Il Market delle sinistre
venerdì 21 luglio 2006
  Neolib: che fare?
Ringrazio Gionata Pacor, di avermi citato e risposto in questo intervento su NeoLib dal titolo appunto "NeoLib: che fare?" visibile qui
Ed ecco la mia risposta, che trovato comunque come commento sotto il post:
Bene... ci sono delle inesattezze da parte mia... Apro e chiudo qui questa parentesi:
1) Nico V. una volta lo sollecitai su un argomento e scrisse in un suo commento che aveva fondato ed era presidente di un club di FI, non ho detto che prima e dopo non fosse liberale! inoltre nello stesso commento scrisse: "fidati, non c'è più niente da fare a destra..."
2) è di oggi (vedere Corriere/Riformista ed Agenzie) la polemica tra Ds e Margherita sul Pse o una "nuova formazione", come la chiamano Castagnetti e Lusetti comprendente anche i partiti (Blair in testa) che hanno "superato" il socialismo (laburismo nel caso di Blair)
3) mi chiedo poi, ma se un rappresentante dell'ALDE o ELDR (non ti saprei dire a questo punto, ma se vuoi ti ritrovo perfino la foto...) andò ad una manifestazioni e rilasciò della dichiarazioni a sostegno dell'Ulivo e di Prodi, non mi sembra da sottovalutare questo possibile spostamento a sinistra (non PSE) dei liberali o no?
Chiusa parentesi quindi, rilancio invece sul fatto di aprire un confronto a tutto campo sulle risposte/proposte di NeoLib, per preparare una carta di "valori" (ad es.) che può tornare utile sia se si partecipa alla costruzione di un partito unico o federale di CentroDestra (se si sceglie di rimanere in quest'area) o distaccato (come dicono i Liberali Italiani).
Questo risolverebbe, entro un tempo limitato, sul fattore "chi ha diritto di decidere per NeoLib", anche perchè mi sembra che alcuni aderenti a NeoLib facciano parte autonomamente di quel Comitato, quindi perchè non presentarsi organizzati almeno tra soggetti omogenei? Visto che, tra l'altro ed al di là di tutto, pare che ci siano dei personalismi abbastanza pesanti in quel gruppo... e quindi, come ho detto, soprattutto nel caso non si fosse in sintonia, si sarebbe in grado di prendere altre strade.
Saluti.
P.S. - mi scuso, ma sto' solo stimolando una importante ed interessante discussione, per portarla a qualcosa di concreto.

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martedì 18 luglio 2006
  Liberali CDSX
Ho scritto su NeoLib, il seguente commento, in riferimento all'opportunità di partecipare al Coordinamento che i Liberali italiani hanno costituito per unire i liberali in una formazione unica:
Volevo dire che se in Italia il ruolo dei Liberali è quello che ha formulato Lorenzo su un altro post e cioè:

Credo che piuttosto che perdere tempo e denaro a fare un partito liberale di
nome, ma non di fatto (che ben inteso non sto dicendo sia la tua intenzione)
meglio sotenere chi si batte per vere riforme liberali. Da qualunque parte stia.

allora può ander bene una rappresentanza/corrente di NeoLib in FI e/o nel Coordinamento di Nico Valerio, senza il bisogno di creare una nuova formazione politica. Mi permetto di far osservare, che sull'argomento "duri e puri", Nico V. & C con quella proposta sono abbastanza inflessibili, poichè si legge sul loro manifesto:

Non possono essere considerate liberali le posizioni conservatrici, clericali,
socialiste; mentre i grandi nemici storici del liberalismo sono le posizioni
fasciste, razziste, reazionarie, anarchiche, marxiste-leniniste e quelle del
fondamentalismo religioso.

anche se poi elegge come suo paladino e suo segretario in prospettiva tal Capezzone, ma sganciando l'esperienza radicale dalla RnP alla quale comunque attualmente si riferiscono...
Allora credo che se NeoLib vuole essere la "Fucina" per la costruzione ed il definitivo riconoscimento di tutto ciò che è Lib nel CentroDestra, persegua nell'intento e prosegua la sua strada di Creazione di quest'area senza la quale l'attuale CentroDestra NON PUO' STARE NE' SOPRAVVIVERE...
Altrimenti si dovrà essere talmente forti da non permettere a tutti i

Liberali di destra, centro e sinistra uniti (così definiti su Liberali IItaliani)

di essere l'ennesima costola della sinistra, RINUNCIANDO AD UN RUOLO CHE PUO' E DEVE DIVENIRE PRIMARIO IN UN PARTITO UNICO/FEDERAZIONE DI CENTRODESTRA ALL'AMERICANA.
Oltretutto, perdonatemi, ma credo che le liberalizzazioni si debbano fare contro gli interessi incancreniti dei poteri forti burocratico-economico-cultural-sindacali-ecc... che questa sinistra incarna e che sono quelli che realmente ingessano l'Italia, e se si vuole invece guardare alla pagliuzza gettata lì come fumo negli occhi dai Professionisti al Governo, BENE POSSIAMO ANCHE DISCUTERNE, MA QUELLO CHE MANCA E' LA VISIONE GENERALE CHE E' QUELLO CHE SERVE PER FARE DELLE VERE LIBERALIZZAZIONI CHE VADANO A VANTAGGIO DI TUTTI!

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lunedì 3 luglio 2006
  Sestri-liberalizzazioni
Negli anni della fantomatica seconda repubblica, che è tuttora viva e vegeta e come mai lo è stata prima... nel centro-sinistra abbiamo assistito alla trasformazione del tutti contro tutti del '95-2001 ed oltre (dai rifondaroli spaccati prima coi cossuttiani ed oggi coi ferrandini, ai "cespugli" tenuti un po' dentro ed un po' fuori dai dipietristi all'ex-sdi ai verdi ed ai mastelloidi troppo "conservatori" ed ai radicali ed ex cidiellini acquistati da poco ecc... ecc...) nel "volemose bene, è per l'Italia" odierno.
Perchè LE RIFORME IN PECTORE non si siano concretizzate e non se ne è potuto parlare prima?
Non siamo riusciti a comunicare, neanche fra noi!
Ed infatti non ci ha mai sorpreso il silenzio degli accorti personaggi alla Marini che hanno accettato per anni e succubi l'alterigia, l'attacco costante, il no a tutto, l'antiamericanismo, il pacifismo violento, gli intrighi, l'avanzata del corporativismo, ecc... ecc... contro tutto il Centro-destra ed il Governo delle truppe organizzate a tutti i livelli e scatenabili in qualsiasi momento per ribaltare la realtà ed il risultato, ed è quindi abile la sinistra ad affidare il ruolo di mediatori a questi "personaggi" appunto che senza esagerare sia i propri che gli altri elettori a ragion veduta ritengono, per il ruolo che "si sanno ritagliare", delle mezzecalzette... che non vale la pena neanche stare a sentire.
Ma non è tutto, che dire del rifondarolo Faust, che non ebbe poltrona nel '96 e non gliela promisero nel 2001, determinando la sconfitta del sinistra-centro, e che oggi da pacifista col suo partito è dvenuto sostenitore, pur con i soliti distinguo... di facciata, del rifinanziamento della missioni (di pace e di stabilizzazione) in medioriente e quindi fedele sostenitore del governo... mentre gli ex-fedelissimi del sinistra-centro dilibertiani si sono messi loro a fare i rifondaroli (da cui pure si erano divisi) assumendo una posizione critica insieme ai verdi...
Insomma doppio scacco del Faust abile stratega: prima spallata a D'Alema eppoi a Diliberto con conseguente piccolo spostamento verso il centro governaio.
In un'Italia in cui tutti si dicono liberali poi, mi chiedo... ma lo fossero anche i comunisti?
Nè Faust, nè Dily, Verdi e Codacons (per questi ultimi è più comprensibile, anche se...) hanno detto nulla sul tema nè prima delle elezioni, nè adesso che sono state messe in atto delle misure già pronte, ma non realizzate dal Governo Berlusconi, loro che hanno sempre dato addosso a Lui ed a qualsiasi iniziativa seppur di riconosciuta crescita intrapresa dal Governo, gettando fumo negli occhi degli italiani...
La decodifica delle misure contenute in questo "pacchetto" forse non è così semplice come si vuol far credere, infatti liberalizzare significa seguire determinate regole nel farlo e soprattutto non farlo settorialmente e genericamente, ma disegnare un modello di sviluppo e di mercato complessivo e non generico, cosa che non è nel programma ed è solo nella mente dei 4 liberali al seguito... e lo sport nazionale di questi giorni e cioè quello di decifrare gli effetti del provvedimento da parte di tanti nè è la dimostrazione.
E allora ho un dubbio... ci dobbiamo fidare? Bella domanda!
Qui però entra in gioco Sestri... io sono andato e sono stato contento di partecipare ad una assemblea che si è interrogata sul futuro di Toqueville e su una iniezione di Libertà nell'informazione, però dico anche... niente di nuovo sotto il sole...
Nel senso che mi aspetto che questa necessità di far sentire la propria voce come controcanto, ai boom telematico-teatro-televisvo-radiofonico-editoriali dei Grillo, Luttazzi, Dagospia, ecc... (per parlare soltanto di comici), o dei Liga-Pelù-Jovanotti (definito "gran guardiano" dell'Italia dal comunista Bono - parlando dei cantanti) e così per tutta la cultura... si traduca in qualcosa di pratico, una vera assemblea costituente di un minimo di volenterosi e disposti ad essere i portavoce della controinformazione e della controcultura a tutti i livelli AUTODETERMINANDOSI...
Sì quello che è mancato a Sestri è stato il coraggio dell'AUTODETERMINAZIONE, che è la proposta di METTERSI INTORNO AD UN TAVOLO, DISCUTERE RICONOSCERE E PARTIRE DAI VALORI DA PROPORRE, SCRIVERE DELLE REGOLE PER INTERCONNETTERSI E PARLARE DELLA TECNOLOGIA E DELLE RISORSE ECONOMICHE ED UMANE DA IMPIEGARE STILANDO UN PIANO DI SVILUPPO CHE PORTI ALL'OBIETTIVO.
Io sono stanco delle lagne di chi è rimasto solo e di tante parole ed occasioni perse... dalle scelte politiche a quelle tecniche ed a quelle sui valori... la necessità dell'interconnessione ed integrazione è diventato il problema dei problemi, e prima lo affronteremo, prima avremo i mezzi per mantenere intatto ed informato lo zoccolo duro dei militanti ed elettori del Centro-Destra.
Abbiamo una necessità imprescindibile, quella della chiarezza delle proposte, delle politiche e dei valori... cosa che diverrà sempre più ardua se non ci muoviamo prima, e cioè che, contro una maggioranza che impone a tutti i livelli la propria politica includente (di facciata) tutte le posizioni dal comunismo al verdismo al socialismo al laicismo al popolarismo al progressismo fino alle nuove frontiere del radicalismo del patriottismo del moderatismo e... del liberalesimo, il tutto condito con una buona dose di controllo burocratico, del territorio, amministrativo, connivente con il sindacati e ben appoggiato da molti poteri forti, e con le truppe cammellate ben allineate tutte della kultura (artisti a tutti i livelli) e dell'informazione, attraverso metodi corporativi (mascherati dalla parola "sociale") e clientelari (fatte slave dalle azioni giudiziarie), noi saremo ridotti al minimo, intanto per mancanza di organizzazione e strutture funzionanti, eppoi per i ns. peccati originali che sono le etichette di corrotti, mafiosi, razzisti, monopolisti e dilettanti della politica.
E allora benvengano i vari bloggers e siti di area da RagioPolitica a NeoLib, da Toqueville al Giulivo, da b4cdl a Rete delle Libertà, che ogni giorno scrivono e fanno aprire gli occhi su una reltà politica, quella delle sinistre, che accusano per non far scoprire i monopoli propri e diretti (loro così democratici e liberali), e perchè il silenzio assordante della CdL di questo periodo sia prolifico, mi aspetto INIZIATIVE ORA!
Perchè Noi non ci fidiamo, ma dobbiamo essere affidabili e fidati, affidarci presso gli elettori, altrimenti per loro sarà più difficile non rassegnarsi allo stato dei fatti e chi di Noi resisterà, almeno non verrà fagocitato, ma comunque... RESTERA' SOLO!

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"Ratio confusionis est haec, quod contraria non possunt esse in eodem subiecto" La ragione della confusione è che, nello stesso soggetto, non possono coesistere interessi contrapposti Baldo degli Ubaldi

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